Josep Borrell, l’Alto rappresentante per la politica estera europea, afferma che la Russia «ha già perso la guerra» in Ucraina, in quanto non ha raggiunto i suoi obiettivi militari dopo sei mesi di invasione e non ha più l’iniziativa nel conflitto. Borrel aggiunge che: «a guerra si trovi in una fase decisiva e chi prende l’iniziativa in questo momento non è più la Russia, la Russia ha già perso la guerra».
Nemmeno l’Ucraina ha vinto il conflitto dal punto di vista militare, ha riconosciuto parlando all’università di Santander, ma «moralmente, politicamente e militarmente, la Russia, in sei mesi di combattimenti, ha perso». Secondo il responsabile della diplomazia di Bruxelles, Mosca «non ha raggiunto i suoi obiettivi militari e al momento è sulla difensiva perché l’Ucraina ha ricevuto armi che le permettono di individuare importanti obiettivi, di portare la guerra in Crimea e di mantenere la battaglia di Kherson, che sarà decisiva».
Tuttavia, ha ammesso Borrell, la Russia «ha ancora la capacità di condizionarci economicamente, sempre meno, ma lo fa». Ma, tra le conseguenze del conflitto, ci sarà che l’Europa «si libererà dalla dipendenza dall’energia russa quando si tratta di decidere di politica internazionale. Finora è stato un fattore di condizionamento importante ed ha condizionato. Ma se il cane è morto, la rabbia è finita. Se questa dipendenza non esiste, la nostra politica può essere diversa», ha concluso.
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