Un collaborazionista ucciso dai gruppi della resistenza che agiscono dietro le linee. Le autorità russe hanno confermato oggi l’omicidio di un ex parlamentare ucraino eletto nel partito con Zelensky passato con le forze di Mosca, dopo che la notizia era apparsa ieri sui media ucraini.
Il comitato investigativo russo ha reso noto oggi che Oleksiy Kovalev, alto funzionario responsabile del settore agricolo dell’amministrazione insediata nella regione di Kherson, è stato ucciso ieri a colpi di arma da fuoco insieme alla sua compagna.
Come ricorda oggi il Financial Times, Kovalev era stato espulso dal partito del presidente Volodymyr Zelensky lo scorso aprile e accusato di “collaborazionismo” per presunto commercio di beni con la penisola di Crimea, annessa dalla Russia nel 2014.
A giugno Kovalev aveva poi partecipato a una tavola rotonda degli agricoltori locali con Sergei Kirienko, alto funzionario del Cremlino responsabile dei piani russi di annessione delle zone occupate dell’Ucraina. Alcune settimane dopo, i media russi avevano pubblicato un video in cui Kovalev accusava, da un letto d’ospedale, i “servizi speciali ucraini” di aver tentato di ucciderlo, giurando poi di continuare a collaborare con le forze russe.
Argomenti: guerra russo-ucraina