Scotland Yard è finita nuovamente al centro delle polemiche, a causa dell’uccisione di un giovane di 24 anni, Chris Kaba, ucciso dal fuoco di un agente. La morte del ragazzo è arrivata al termine di un inseguimento per le strade di Londra mentre si trovava a bordo di un’automobile presumibilmente rubata. La famiglia, sostenuta da parte della comunità e da alcune associazioni, è insorta, accusando a muso duro i poliziotti: il cui comportamento è stato definito dal padre del 24enne, Prosper Kaba, «totalmente razzista e criminale».
La Metropolitan Police ha viceversa sottolineato la potenziale pericolosità della situazione in cui gli agenti si sono trovati a intervenire, ma ha ammesso che nel veicolo non sono state in effetti rinvenute alla fine armi da fuoco. Ha inoltre riconosciuto l’impatto dell’epilogo sanguinoso della vicenda nel quartiere, annunciando un’inchiesta affidata agli organi di controllo e avviata ieri.
Il sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, protagonista negli ultimi mesi di prese di posizioni critiche verso i vertici di Scotland Yard, ha dal canto suo evitato di anticipare giudizi sull’accaduto, ma ha garantito il suo impegno affinché si faccia luce su un episodio che – sebbene per ora alla lontana – richiama scenari Usa: «È importante assicurare un’indagine adeguata e approfondita quando qualcuno perde la vita come risultato dell’uso della forza da parte della polizia», ha twittato