Il Brasile tornerà rosso o resterà nero, omofobo, nemico della scienza e nemico del pianeta? L’ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, candidato per il Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) alle elezioni di ottobre, è tornato a paragonare ad Adolf Hitler l’attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro, candidato alla rielezione per il Partito liberale (Pl, di destra).
Secondo Lula, il clima in Brasile è cambiato dopo l’impeachment della sua erede alla Presidenza, Dilma Rousseff, poiché, fino ad allora, il Paese viveva «nella normalità». Poi l’ex sindacalista ha affermato che, a questa «atmosfera nervosa», hanno contribuito diversi fattori, tra cui la «negazione della politica».
«La distruzione della politica ha permesso a un Bolsonaro di emergere come ha permesso a un Hitler di emergere in Germania, come ha permesso a un Mussolini di emergere in Italia. Ogni volta che neghi la politica, ciò che viene dopo è molto peggio», ha detto Lula intervistato la notte scorsa da Cnn Brasil.
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