Le quattro perdite nei gasdotti NordStream, si trovano nella zona economica esclusiva di Danimarca e Svezia, un’area sotto il pieno controllo delle agenzie di intelligence americane. A dichiararlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, parlando con Soloviev Live TV.
Zakharova ha ricordato che funzionari americani a Washington avevano sostenuto qualche tempo fa che NordStream 2 non sarebbe mai entrato in funzione. La portavoce ha chiesto quindi al presidente americano Biden di rispondere alla domanda se Washington abbia tradotto in pratica la sua minaccia il 25 e 26 settembre scorsi.
«Parlando del luogo in cui è avvenuto l’incidente. Ci sono state illazioni sul fatto che si trattasse di acque neutrali. Ma si tratta della zona economica esclusiva di Danimarca e Svezia, paesi centrati sulla Nato, pieni di armi di fabbricazione statunitense e che sono completamente controllati dalle agenzie di intelligence americane, che hanno l’intera controllo della situazione laggiù», ha affermato.
Peskov: “E’ un atto terroristico”
«Un atto di terrorismo». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato in conferenza stampa dei danni subiti dal gasdotto Nord Stream e alla conseguente perdita di gas. «E’ davvero molto difficile immaginare che un simile atto terroristico possa avvenire senza il coinvolgimento di uno Stato», ha affermato Peskov. «Si tratta di una situazione estremamente pericolosa che richiede un’indagine urgente» e la «collaborazione tra vari Paesi», ha proseguito.