Lula e Bolsonaro si sfidano al ballottaggio per le elezioni in Brasile, e ieri è andato in onda l’ennesimo faccia a faccia televisivo. Lula è andato subito all’attacco del suo avversario: «Un piccolo dittatore, un re delle fake news e della stupidità. Il fatto è che la tua negligenza ha fatto in modo che morissero 680mila persone, con oltre metà che si potevano salvare», ha rinfacciato l’ex presidente all’attuale presidente, riferendosi alla mancata adozione di misure anti Covid e il ritardo nella campagna vaccinale.
«Mai nella storia abbiamo avuto un governo che ha scherzato con pandemia e morte come hai fatto tu», ha incalzato ancora Lula, Bolsonaro tristemente celebre per aver sempre considerato il Covid «una piccola influenza» rivendicando di non essersi mai vaccinato. «Noi vinceremo queste elezioni anche per prenderci cura dell’Amazzonia e mettere fuorilegge l’invasione dei territori indigeni e le attività minerarie illegali», ha detto ancora il padre della sinistra brasiliana, attaccando il presidente di estrema destra anche sul fronte dell’Ambiente. «Non ha mostrato alcun rispetto per l’Amazzonia», ha affermato.
Bolsonaro, che in sondaggi danno indietro di 5-6 punti, ma che al primo turno ha avuto un risultato nettamente superiore a quello che i sondaggi prevedevano, ha contrattaccato ricordando la condanna per corruzione di Lula, per la quale l’ex presidente è stato completamente scagionato. «Sei una vergogna nazionale», ha detto l’esponente dell’estrema destra brasiliana, accusando Lula di aver fatto comunella con autocrati come Daniel Ortega e Nicolas Maduro. Accuse a cui è stato facile per Lula replicare ricordando le nostalgie per il regime dittatoriale che Bolsonaro non ha mai nascosto.
«Il mio avversario è il bugiardo più svergognato che esista, io sono quello che difende democrazia e libertà , molto più di questo piccolo dittatore – ha scandito Lula – io voglio governare questo Paese democraticamente come ho già fatto due volte».
Lo scambio di accuse televisive conferma quanto sia animata questa campagna per il ballottaggio, che si è rivelata molto più aperta del previsto dopo che al primo turno Bolsonaro ha ottenuto il 43% dei voti – Lula il 48% – mentre i sondaggi prevedevano solo il 37%. Negli ultimi i giorni i due candidati stanno battendo i tre stati più popolosi – insieme ospitano 64 dei 156 milioni di elettori brasiliani – Minas Gerais, Rio de Janeiro e São Paulo, che saranno decisivi per il risultato elettorale.