La premier britannica Liz Truss ha annunciato le dimissioni dopo sole sei settimane a Downing Street. In una dichiarazione pubblica, la leader dei Tory ha spiegato di essere arrivata al potere «in un momento di grande instabilità economica e internazionale. Famiglie e aziende erano preoccupate di come pagare le bollette».
«Sono stata eletta con il mandato di cambiare» ma «data la situazione non posso farlo», ha proseguito, annunciando le dimissioni.
Liz Truss ha rassegnato le dimissioni da primo ministro dopo appena 44 giorni in carica. Si tratta del periodo più breve a Downing Street per un primo ministro nella storia del Regno Unito. «Riconosco, data la situazione, di non poter mantener fede al mandato in base al quale sono stata eletta dal partito conservatore – ha detto Truss in un breve statement pronunciato di fronte a Downing Street -. Ho parlato con sua maestà il Re per informarlo che mi dimetto da leader del partito conservatore».
Nel suo statement, Truss ha spiegato di aver concordato con Graham Brady, presidente del comitato dei parlamentari del comitato 1922, un calendario in base a cui sarà sostituita entro la fine della prossima settimana. «Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale – ha detto Truss – Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza del nostro intero continente». Truss ha concluso spiegando di essere stata eletta con il mandato di creare una maggiore crescita economica, ma di non essere stata in grado di realizzarla.
Le elezioni per il nuovo leader del partito conservatore britannico, e nuovo premier del Regno Unito, si terranno «entro la prossima settimana». Lo ha dichiarato Liz Truss dopo aver annunciato le proprie dimissioni, aggiungendo che resterà «premier fino alla nomina del mio successore», come riporta Sky News.
Il leader dell’opposizione britannica, il laburista Keir Starmer, ha chiesto elezioni «subito» dopo le dimissioni della premier Liz Truss.
Jeremy Hunt, attuale cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito, non si candiderà alla leadership dei Tory e dunque alla premiership. Lo ha reso noto il suo portavoce alla stampa britannica.