Dopo la bufera nella quale era finito per aver aderito al trattato transnazionale Tpp-11, smentendo uno dei suoi punti del programma elettorale con il quale è stato eletto, il presidente cileno Gabriel Boric è pronto a una profonda rivoluzione del sistema pensionistico.
Attraverso un discorso radio-televisivo, il giovane presidente cileno ha svelato il suo progetto di riforma delle pensioni mirante a garantire un miglioramento retributivo, ponendo fine al meccanismo completamente privato delle Amministrazioni dei fondi pensione (Afp) – che «come tutti possono constatare, è in crisi», ha detto – per passare ad uno misto con un intervento pubblico.
«Questa riforma, tanto attesa e rinviata da oltre 15 anni – ha assicurato – crea un sistema che garantirà pensioni migliori a tutti e porrà fine all’ingiusta e inaccettabile discriminazione contro le donne».
Boric ha quindi affermato che in Cile «il 72% delle pensioni pagate è al di sotto del salario minimo» e che «un pensionato su quattro riceve un importo al di sotto della soglia di povertà», mentre le gli Afp realizzano enormi profitti, nonostante i risultati e la redditività dei fondi siano negativi”.
Per raggiungere l’obiettivo di migliorare le pensioni, ha proseguito il capo dello Stato, «stiamo creando un sistema misto, basato sui principi della previdenza sociale in cui lo Stato, i datori di lavoro e i lavoratori contribuiscono».
In questo modo, ha ribadito, «vogliamo lasciarci alle spalle un sistema estremo che non ha saputo soddisfare le aspettative che erano state riposte in esso e che ha carenze riconosciute universalmente».
«In futuro non ci saranno più le Afp – ha quindi spiegato – ma ci saranno nuovi gestori di investimenti privati ;;con lo scopo esclusivo di investire i fondi pensione e ci sarà anche un’alternativa pubblica per aumentare in questo campo la concorrenza».
Concludendo, Boric ha invitato il Parlamento a «legiferare con responsabilità e dialogo, ma senza indugio, per mettere in pratica questa riforma necessaria e urgente che è stata rimandata da anni».