Una mozione che probabilmente scontenta tanti ma che è realistica, visto che in questo momento non aiutare l’Ucraina significherebbe lasciare che l’invasione di Putin possa riprendere con tutti gli sconvolgimenti che significano.
Continuare a sostenere l’autodifesa dell’Ucraina, e al tempo stesso adoperarsi per “l’immediato cessate il fuoco” e il ritiro delle forze militari russe, ripristinando “il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina”. È quanto prevede la mozione depositata dal Pd in vista della discussione che si apre domani alla Camera. Con la mozione si vuole impegnare inoltre il governo a intervenire con un provvedimento legislativo per continuare ad inviare armi a Kiev, nel caso “non auspicabile” di un protrarsi del conflitto.
Se approvata, dunque, la mozione del Partito Democratico impegnerebbe il Governo “a sostenere il ruolo dell’Italia nell’avvio di un percorso diplomatico per la costruzione di una Conferenza di pace, sempre nel quadro di una stretta e fattiva collaborazione con le istituzioni europee e gli alleati della Nato, attraverso iniziative utili a una de-escalation militare che realizzi un cambio di fase nel conflitto anche in linea con gli orientamenti emersi in occasione dell’ultimo G20”; a “continuare a garantire il pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine mediante tutte le forme di assistenza necessaria anche al fine di assicurare quanto previsto dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni unite – che sancisce il diritto all’autodifesa individuale e collettiva – confermando il ruolo dell’Italia nel quadro dell’azione multilaterale a partire dall’Unione europea e dall’Alleanza atlantica rispetto alla grave, inammissibile ed ingiustificata aggressione russa dell’Ucraina” e “ad adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco, il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina“
Con la mozione, inoltre, si impegna il Governo “a prevedere il necessario è ampio coinvolgimento delle Camere sugli sviluppi riguardanti la guerra in Ucraina secondo le modalità previste dal comma 3 dell’articolo 2 bis del decreto legge 25 febbraio 2022 numero 14 e a stabilire che allo scadere dello stesso decreto, nella non auspicabile ipotesi del protrarsi del conflitto, l’impegno dell’Italia nel sostegno a Kiev sia oggetto di un apposito provvedimento legislativo”.
Il Pd vuole inoltre impegnare il governo a sostenere il percorso di adesione dell’Ucraina alla Ue, ad accogliere i profughi, a sostenere l’Ucraina per acquistare generatori di energia elettrica, a sostenere i cittadini russi perseguitati dal regime di Putin, a promuovere l’istituzione di un Tribunale internazionale ad hoc per il crimine di aggressione contro l’Ucraina, a sostenere le imprese che subiscono gli effetti delle sanzioni contro la Russia, a investire sulle rinnovabili, a lavorare in seno all’Onu, alla Ue e al G7 per assicurare la sicurezza alimentare.
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