La deriva liberticida e autoritaria della Russia putiniana non si arresta: il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che estende il divieto di manifestazione a università, scuole, chiese, ospedali, edifici governativi, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e nelle adiacenze di infrastrutture per gas, acqua, elettricità e riscaldamento. Lo riferisce l’agenzia stampa russa Ria Novosti.
Le singole regioni russe potranno ampliare la lista dei luoghi dove è proibito manifestare, in relazione a caratteristiche «storiche o culturali». In precedenza, il divieto di manifestazioni e comizi valeva solo davanti agli edifici della presidenza russa, dei servizi di emergenza e dell’amministrazione carceraria.
Il provvedimento è in linea con il carattere sempre più autoritario del regime russo dopo l’invasione dell’Ucraina.