Biden firma il divieto di possedere tigri e grandi felini (perché fino a oggi si poteva?)

Biden ha firmato un disegno di legge che ne vieta il possesso privato di tigri limitandolo a zoo, santuari e università

Biden firma il divieto di possedere tigri e grandi felini (perché fino a oggi si poteva?)
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22 Dicembre 2022 - 11.06


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Il presidente americano Joe Biden ha firmato un disegno di legge che vieta il possesso privato di tigri e altri grandi felini, limitandolo a zoo, santuari e università. Gli attuali proprietari di leoni, giaguari e simili sono esentati ma dovranno registrare gli animali presso il ‘Fish & Wildlife Service’. La misura è stata accolta con favore dal gruppo animalista ‘In Defense of Animals’.

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A sensibilizzare sul tema era stata anche “Tiger King”, la docuserie prodotta e distribuita da Netflix che narra le vicende di Joseph Allen Maldonado-Passage, noto come Joe Exotic, criminale statunitense ed ex operatore di zoo, nonché proprietario del Greater Wynnewood Exotic Animal Park in Oklahoma, accusato di abuso e sfruttamento di animali esotici e selvatici.

“Tiger King” ha denunciato la turbolenta industria degli zoo su strada negli Stati Uniti e le “condizioni miserabili in cui migliaia di tigri, leoni, leopardi e puma sono tenuti da proprietari irresponsabili”, ha dichiarato il rappresentante Mike Quigley, democratico dell’Illinois, in un comunicato.

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Con questa nuova legge, ha commentato l’attivista e animalista Brittany Michelson, “questi animali non saranno più drogati, trasportati e usati come oggetti di scena per le foto”. La proprietà dei grandi felini sarà significativamente limitata così come la possibilità di dare ai clienti paganti la possibilità di tenere in braccio, nutrire o fotografare i piccoli.

Joe Exotic è attualmente nella prigione di Fort Worth, in Texas, dove sta scontando una pena di 22 anni per aver provato ad organizzare l’omicidio dell’attivista e proprietaria di un rifugio per animali Carole Baskin, poi fallito. Dopo il successo della serie, nel settembre del 2020, Joe Exotic aveva scritto una lettera all’allora presidente Donald Trump invocando la grazia. Ma qualche mese dopo, nella lista dei 73 graziati, il suo nome non compariva.

“Sono troppo innocente e troppo gay per meritare il perdono”

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