Guerra in Ucraina, bavaglio e repressione in Russia: un giornalista investigativo bulgaro Christo Grozev è stato inserito nella lista dei ricercati della Russia. Lo riporta la Cnn, citando il sito web del ministero dell’Interno russo.
Secondo il portale, Grozev è ricercato sulla base di un articolo del codice penale, senza tuttavia che tale articolo sia stato specificato. Secondo il gruppo di monitoraggio russo OVD-Info, contro Grozev è stato aperto un procedimento penale per diffusione di «notizie false» sull’esercito russo.
Grozev è il capo investigatore sulla Russia del gruppo investigativo Bellingcat che si concentra su «minacce alla sicurezza, operazioni clandestine extraterritoriali e armamento delle informazioni», secondo il sito web della piattaforma.
«Non ho idea su quali basi il Cremlino mi abbia inserito nella sua `lista dei ricercati´, quindi non posso fornire alcun commento in questo momento. In un certo senso non importa: per anni hanno messo in chiaro che hanno paura del nostro lavoro e che non si fermeranno davanti a nulla per farlo sparire», ha scritto in un post su Twitter. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a febbraio, Grozev ha utilizzato strumenti digitali open-source per documentare crimini di guerra e altre atrocità in Ucraina.