Ha criticato la guerra in Ucraina: politico russo picchiato e poi arrestato dalla polizia

Il politico russo e professore universitario Mikhail Lobanov sarebbe stato picchiato durante una perquisizione nella sua abitazione e condannato poi a 15 giorni di arresto amministrativo

Ha criticato la guerra in Ucraina: politico russo picchiato e poi arrestato dalla polizia
Il politico russo e professore universitario Mikhail Lobanov
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29 Dicembre 2022 - 22.13


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Bavaglio e repressione nella Russia: il politico di sinistra russo e professore universitario Mikhail Lobanov sarebbe stato picchiato durante una perquisizione nella sua abitazione e condannato poi a 15 giorni di arresto amministrativo con l’accusa di «disobbedienza alla polizia»: è quanto viene denunciato nei social network del politico, stando a Radio Liberty.

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«Mikhail è riuscito a comunicare che durante la perquisizione è stato picchiato al volto e al petto. C’era del sangue sul pavimento dell’appartamento», dice il messaggio ripreso da Radio Liberty.

Secondo la testata, l’appartamento di Lobanov è stato perquisito stamattina nell’ambito di un procedimento penale che vede l’ex deputato Ilia Ponomaryov accusato di «diffusione di false informazioni sull’esercito russo» nell’ambito di una nuova legge bavaglio che di fatto proibisce di criticare l’invasione dell’Ucraina.

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Secondo la moglie di Lobanov, la polizia non ha permesso al politico di contattare un avvocato e gli ha chiesto di firmare dei documenti. «Durante la perquisizione, un investigatore ha fatto il nome di Ponomaryov, che Lobanov non conosce e col quale non ha legami. Tutti gli apparecchi sono stati sequestrati», si legge su un post sulla pagina Facebook di Lobanov secondo Radio Liberty.

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