A quasi un anno dal suo scoppio il metropolita della Chiesa ortodossa di Kiev e di tutta l’Ucraina, Epifanio I, si esprime sull’andamento del conflitto, sottolineando di non credere al cessate il fuoco annunciato dalla Russia in occasione del Natale ortodosso che si celebra quest’oggi. Queste le sue parole: «Dieci mesi di attacchi su vasta scala, uccisioni e torture di civili, di terribili atrocità e distruzione di intere città, di cinici attacchi terroristici contro infrastrutture critiche da cui dipende la vita della gente comune, di continue bugie e propaganda hanno dimostrato che attualmente non abbiamo il minimo motivo per fidarci delle dichiarazioni della Russia, né dell’esistenza di valori morali tra i suoi leader, compresi quelli ecclesiastici».
Il metropolita continua: «Per noi è ovvio da molto tempo che tutto ciò che fanno o dicono è finalizzato solo al loro vantaggio: propaganda informativa o aggressione militare», ha aggiunto Epifanio I, che riferendosi sempre ai russi ha sottolineato che «se vogliono davvero un cessate il fuoco, c’è un passo molto semplice per realizzarlo: possono smettere di attaccare, lasciare la nostra terra e tornare a casa per affrontare i loro problemi, che sono molti».
«Abbiamo visto molto bene, nei fatti, che tutti i `gesti di buona volontà´ della Russia sono avvenuti solo come risultato delle attività sul terreno delle nostre forze armate, che hanno inflitto loro sconfitte militari», ha proseguito il metropolita, puntando il dito poi contro il patriarca russo Kirill: «E’ uno dei creatori di fatto dell’ideologia omicida della pace russa, che è diventata la base di questa aggressione. È ovvio per ogni cristiano sincero che la guerra senza fondamento contro l’Ucraina, scatenata dalla Russia e sostenuta personalmente da essa, è un peccato terribile, abominevole davanti a Dio e di cui Dio chiederà sicuramente conto».
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