«E’ necessario mettere al bando le organizzazioni neofasciste e neonaziste in Europa, non solo perché sono incompatibili con i valori della nostra democrazia, ma perché agiscono attivamente per sovvertirli. Inoltre, mi batterò personalmente affinché nella futura revisione dei trattati europei sia inserito il carattere fondativo antifascista dell’Unione».
Lo ha detto il capodelegazione del Pd nel Parlamento Europeo, Brando Benifei, durante la plenaria a Strasburgo.
«Sei gennaio 2021 – ha elencato – l’assalto a Capitol Hill col benestare di Donald Trump. 9 ottobre 2021: l’attacco alla sede della Cgil a Roma architettato dall’estrema destra neofascista italiana. 7 dicembre 2022: lo sventato tentativo di golpe in Germania ideato da militanti neonazisti tedeschi, tra cui alcuni deputati dell’Afd. 8 gennaio 2023: l’assalto al palazzo presidenziale brasiliano da parte dei seguaci di Bolsonaro. Questi non sono gli episodi di una serie di Netflix ma drammatici eventi reali, legati da un filo nero caratterizzato dal disprezzo per le regole democratiche e per lo Stato di diritto. E il filo nero transnazionale delle reti di estrema destra, xenofoba e autoritaria che minacciano l’ordine costituzionale delle nostre istituzioni democratiche, da fuori come da dentro i palazzi, servendosi di notizie false e teorie del complotto».
«Ci è stato sempre detto – ha proseguito – che finché non vengono commessi atti illegali da parte di questi soggetti non si può vietare loro di prendere parte all’agone politico democratico: ebbene, quella soglia mi pare oggi largamente valicata. La democrazia europea non è né scontata né piovuta dal cielo: oggi, è nostro dovere continuare a lavorare per tenere in vita quanto ci è stato consegnato dai nostri genitori e nonni».