Orban, il cavallo di Troia di Putin che da quando è stata invasa l’Ucraina ha sostanzialmente fatto tutto quello che piaceva a Mosca: contro le sanzioni, contro gli aiuti militari a Kiev, divieto di far passare per l’Ungheria materiale bellico per il sostegno a Mosca.
«L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, sta cercando l’accordo su un nuovo trasferimento da 500 milioni di euro all’European Peace Facility per il sostegno militare dell’Ucraina» e al Consiglio Affari esteri di lunedì; «l’idea è di discutere e cercare l’intesa sul nuovo pacchetto di aiuti militari» che sarebbe il settimo dall’inizio della guerra.
Lo ha dichiarato un alto funzionario Ue in vista della riunione della settimana prossima tra i ministri degli Esteri dei Ventisette. Altri diplomatici europei, riporta Euronews, hanno però affermato che l’Ungheria avrebbe opposto il veto alla nuova tranche di aiuti militari a Kiev contestando le sanzioni nei confronti della Russia e rimettendo in discussione la strategia di Bruxelles per isolare il Cremlino.
«È un tentativo di minare l’unità dell’Ue» oltre che «una violazione del patto tra gentiluomini», è stato il commento di una fonte critica nei confronti di Budapest.