In Russia c’è una corsa alle riparazioni dei bunker antiatomici. Una notizia diffusa da “Moscow Times” che può essere letta in due modi: l’allarme di un più o meno imminente rischio nucleare, o la voglia di creare allarme nell’Occidente che riceve, da lontano, la notizia.
Il giornale russo ha parlato d’invertenti manutentivi per decisione del Cremlino di migliorare le fatiscenti infrastrutture di epoca sovietica. Molte delle migliaia di bunker e rifugi nella Federazione erano infatti in disuso da decenni. La testata moscovita aggiunge che le autorità locali stanno spendendo centinaia di milioni di rubli per rendere i bunker nuovamente agibili.
«La decisione d’ispezionare la rete di rifugi antiatomici è stata presa dal governo in primavera» – ha dichiarato un funzionario russo – «Il comando per un’ispezione su larga scala e per sistemare le cose è stato dato dal Ministero delle situazioni di emergenza, dal Ministero della difesa e da altri ministeri civili».
Il ministro della difesa russo Sergej Shoigu ha affermato che le azioni degli Usa e dei loro alleati stanno trascinando i paesi della Nato in un conflitto nell’area russa e potrebbero portare a un livello imprevedibile di escalation, aggiungendo che gli stessi alleati invitano apertamente l’Ucraina a conquistare i territori russi. Quanto all’offensiva nelle aree di Ugledar, Bakhmut e Zaporizhzhia, Shoigu parla di proseguo «con successo» dell’operazione.
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