Lo riferiscono i funzionari locali e le fonti mediche. L’Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali (Afad) ha aggiornato a 18.342 in numero dei morti, mentre in Siria vi sono almeno 3.377 decessi confermati.
Intanto proseguono i salvataggi miracolosi. Una bambina di un anno e mezzo è stata tratta in salvo insieme a tutta la sua famiglia, la madre, il padre, il fratello e lo zio nella provincia di Antalya, nel sud della Turchia. Qui si continua a scavare sotto le macerie come anche a Gaziantep, dove un ragazzo di 17 anni, Adnan Muhammed Korkut, è stato estratto vivo a quattro giorni dal terremoto che ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria. Il giovane, che era rimasto intrappolato nel seminterrato dell’edificio crollato, ha sorriso alla folla di amici e parenti che hanno cantato i suoi nomi, applaudito e pianto di gioia mentre veniva portato via e messo su una barella. “Grazie a Dio siete arrivati”, ha detto, abbracciando sua madre e altri che si sono chinati per baciarlo e abbracciarlo mentre veniva caricato su un’ambulanza. “Grazie a tutti”, ha detto dopo essere stato intrappolato per 94 ore. Ha raccontato di essere stato costretto a bere la propria urina per placare la sete.
Tratto in salvo questa mattina anche un ingegnere civile di 30 anni, Hikmet Yigitbas, estratto vivo dalle macerie nella provincia di Hatay, 101 ore dopo il terremoto nel sud della Turchia.
L’emittente pubblica turca TRT ha riferito che finora in Turchia sono state salvate dalle macerie circa 8.000 persone. Due fratelli di 5 e 11 anni sono stati trovati vivi nella provincia di Kahramanmaras circa 84 ore dopo essere stati sepolti dal terremoto, ha riferito l’emittente turca NTV. Le immagini hanno mostrato i due fratelli avvolti in coperte e trasportati in ospedale. Buone notizie sono arrivate anche dalla provincia di Hatay: tre persone sono state recuperate vive giovedì, come ha riferito l’agenzia di stampa statale Anadolu.
Sono più di 6.400 gli edifici distrutti in Turchia, rende noto l’Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali (Afad). E sono almeno 75.780 le persone evacuate dalle regioni del sud del Paese.
Gli Stati Uniti forniranno 85 milioni di dollari come aiuti urgenti per il terremoto a Turchia e Siria, tra cui medicine, alloggi e altri rifornimenti, ha annunciato il presidente americano Joe Biden. “I nostri cuori rimangono con il popolo di Turchia e della Siria”, ha scritto su Twitter.
Intanto sono arrivati a Damasco i primi aiuti inviati dalla Cina, tra cui attrezzature mediche e rifornimenti, e altri sono in transito. Lo scrive il Global Times, spiegando che Guo Yang, vice segretario generale della Fondazione della Croce Rossa Cinese arrivato in Siria con l’aereo, ha detto che la prima spedizione comprende forniture mediche e medicinali per cinquemila persone.