Lo aveva già detto e lo ha ripetuto: i moderni problemi internazionali sono iniziati dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Parole del Presidente russo Vladimir Putin rispondendo a una domanda di uno dei dipendenti dell’impianto di costruzione di aerei di Ulan-Ude durante una visita all’azienda .
“Certo, tutti i problemi sono iniziati dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Perché? Perché l’ordine mondiale di allora – in un certo senso esiste ancora oggi – è stato costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale dai Paesi che hanno vinto quella guerra. Prima di tutto, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica“, ha detto Putin.
Lo Zar imperialista ha ricordato che allora gli Stati “distribuirono le zone di influenza tra loro e non interferirono l’uno con l’altro”. “Certo, ci sono stati abbastanza problemi, tra cui la crisi dei Caraibi (quella di Cuba, ndr) ma ciononostante Urss e Usa hanno coesistito”, ha detto.
Putin ha sottolineato che il sistema del mondo bipolare “ha iniziato a sgretolarsi” dopo il crollo dell’Urss, quando gli interessi geopolitici si sono rivelati più importanti per l’Occidente del confronto con l’Unione Sovietica.
“Francamente, alle persone della mia generazione, me compreso, e anche a quelle un po’ più giovani, sembrava che sì, era deplorevole che l’Unione Sovietica fosse crollata, ma che comunque la base per il confronto tra l’ex Unione Sovietica e la Russia moderna e il mondo occidentale non ci fosse più, che quella base fosse scomparsa e che non ci fossero più basi ideologiche per il confronto”, ha detto Putin.
“Sembrava che ora tutto sarebbe andato bene per sempre. Si è scoperto che non era così. Si è scoperto che gli interessi geopolitici dei nostri <…> partner erano molto più importanti, tra l’altro, delle contraddizioni con l’ex Unione Sovietica”, ha aggiunto.