Parole molto due da parte di chi ha indagato sui crimini di guerra in Ucraina. «Non possiamo permettere che i bambini siano trattati come spoglie di guerra».
A parlare così è il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, dopo l’emissione di un mandato di cattura internazionale contro il presidente russo. Ci sono ragionevoli motivi per ritenere Vladimir Putin penalmente responsabile delle deportazioni, ha dichiarato, sottolineando che si tratta di bambini protetti dalle convenzioni di Ginevra. Centinaia di loro, ha denunciato, sono stati presi dagli orfanatrofi in Ucraina e portati in Russia dove sono stati dati «in adozione».
Nuovi leggi in Russia, firmate da Putin, hanno reso più facile l’adozione dei bambini ucraini. Questo, fra l’altro, «dimostra l’intenzione di rimuovere permanentemente questi bambini dal loro paese», ha sottolineato Khan.