Come tutti i reazionari ed estremisti di destra non sanno far altro che evocare complotti conditi da antisemitismo invece che rispondere politicamente e giudiziariamente delle loro malefatte.
Un procuratore «finanziato da Soros» usa il suo ufficio «come un’arma per un’agenda politica». Così Ron DeSantis ha rotto i due giorni di silenzio riguardo alla possibile incriminazione e arresto di Donald Trump, scagliandosi contro il procuratore distrettuale di New York, Alvin Bragg.
Il governatore della Florida, comunque, esclude che potrà «in alcun modo» avere un ruolo nella vicenda dell’arresto, cosa che potrebbe succedere solo se Trump, che ora risiede a Mar a Lago, dovesse, in caso di incriminazione, rifiutarsi di presentarsi al tribunale di New York facendo scattare quindi la richiesta di estradizione. Una possibilità che gli avvocati di Trump hanno escluso.
«Ho sentito circolare voce, non ho ancora visto fatti e non so quello che succederà – ha detto il governatore della Florida considerato il principale avversario di Trump nelle prossime primarie repubblicane – Ma so una cosa: il procuratore distrettuale di Manhattan è finanziato da Soros e così, come altri procuratori finanziati da Soros, usa come un’arma il suo ufficio per imporre un’agenda politica alla società alle spese di stato di diritto e sicurezza pubblica».
