Mosca sempre più isolata, vuole guidare con la Cina una coalizione anti-Occidentale che parte dal rifiuto del neo-colonialismo, passa per l’islamismo e approda alle economie emergenti. Ma c’è da capire chi vorrà mettersi sotto l’ombrello di Mosca.
La Russia ha adottato una nuova strategia di politica estera presentando gli Stati Uniti e l’Occidente come l’origine delle «minacce esistenziali» per Mosca, tra le crescenti tensioni legate al conflitto in Ucraina. «Gli sconvolgimenti sulla scena internazionale» stanno costringendo la Russia ad «adattare i suoi documenti di pianificazione strategica», ha detto il presidente Vladimir Putin.
Il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov ha sottolineato «la natura esistenziale delle minacce, create dalle azioni di paesi ostili», accusando gli Stati Uniti dei suoi alleati di condurre una «guerra ibrida» contro Mosca.
