Oleg Belousov fu arrestato la mattina presto del 28 giugno 2022. I soldati SWAT buttarono giù la porta d’ingresso dell’appartamento, e pure lo stipite. Si giustificarono dicendo che il campanello non funzionava, e che nessuno aveva risposto. Erano le sei del mattino. Invece, Belousov era nell’appartamento col figlio di 22 anni, Daniil.
Le forze di sicurezza li hanno fatti stendere faccia in giù sul pavimento e hanno perquisito l’appartamento per tre ore, poi li hanno presi entrambi, portati via per interrogarli. E’iniziata così, in Russia, la vicenda kafkiana di un uomo ora in carcere e con un figlio solo a casa, con gravi problemi di salute. Lo ha denunciato un conoscente col quale divideva la passione di ogni giorno, “amicizia” che si è interrotta con le divergenti idee sulla guerra, amicizia tradita con una denuncia. La storia è ricostruita da Meduza.
Dicevamo del figlio con seri problemi psichici: “[Daniel] è stato portato via alle 10 del mattino e rilasciato solo alle 15 del pomeriggio, nonostante fossero evidenti i problemi di salute di mio figlio: disturbi dell’alimentazione, sete, mal di testa. Quando Danya mi ha chiamato e mi ha chiesto aiuto, non riuscivo a capire nulla di quello che mi diceva, lo shock era così forte che balbettava e non riusciva a esprimere chiaramente i suoi pensieri “, ha detto la nipote di Oleg Belousov, Angela Tamm.
Daniel è completamente socializzato, ma ha problemi nella vita di tutti i giorni. Suo padre lo ha aiutato a risolverli, sua madre è morta nel 2011, quando Dana aveva 10 anni e frequentava una scuola correzionale. Da quel momento, secondo Tamm, la vita di Oleg Belousov “si è trasformata in una continua cura, in una incessante riabilitazione”.
“Era necessario socializzare mio figlio, ed era possibile – un po ‘più tardi Daniil ha iniziato a impegnarsi in varie attività di volontariato…È stato difficile per Oleg trovare un lavoro stabile con la sua invalidità ” Dopo la morte della moglie, Oleg si è dedicato completamente a suo figlio: “Ho dedicato la mia vita a lui. Dani aveva sempre tutto ciò di cui aveva bisogno: medici, scuola, tutor, una piscina…Dani di solito aveva uno scarso appetito a causa della malattia. il papà ha sempre cucinato per lui, per spingerlo a mangiare.Questo il racconto di chi li conosce. Il giorno dell’arresto, i vicini andarono nell’appartamento dei Belousov non appena saputo quello che era successo. Daniel erra lì, affamato e spaventato. Gli investigatori lo avevano rilasciato senza assisterlo, era arrivato a casa da solo, in metropolitana. Daniel ha raccontato che durante l’interrogatorio era stato sottoposto a pressioni. Secondo il racconto di chi ha raccolto le sue confidenze, gli sono state poste “domande estremamente maleducate, personali, provocatorie”.
Da quel giorno, Daniil ha visto suo padre solo in tribunale, è sempre il primo a correre in aula e parlare con Oleg per qualche minuto. Belousov non è autorizzato a incontrare suo figlio in carcere. In totale, Oleg Belousov ha già trascorso più di otto mesi nel centro di detenzione. Lì, le sue malattie croniche peggiorarono. Agli incontri, Belousov ha detto che per tutto il tempo non ha mai ricevuto cure mediche, nonostante il terzo gruppo di disabilità e “enormi problemi agli occhi”. “I medici al check-up gli dicono “Perché hai bisogno di questo? Tutto passerà da solo”.
Alla fine di marzo, il tribunale distrettuale Moskovsky di San Pietroburgo ha dichiarato Belousov colpevole di Diffusione di falsi sull’esercito e incitazione all’estremismo. Per questo, condannato a cinque anni e mezzo di carcere. Il pubblico ministero aveva chiesto di condannare Belousov a nove anni e mezzo di carcere, ma la corte ha tenuto conto delle circostanze attenuanti, i problemi di salute in Oleg e Daniil. Come se cinque anni e mezzo di carcere non siano già insopportabili per le patologie del detenuto e per la situazione del figlio.
Quella contro Belousov è la prima sentenza per “falsi militari” a San Pietroburgo.
Anastasia Pilipenko, l’avvocato di Victoria Petrova, un’altra accusata di diffondere “falsi sull’esercito russo”, ritiene che questo verdetto diventerà un brutto precedente, una “guida” per altri giudici di San Pietroburgo che stanno considerando casi simili. Soprattutto quelli in cui gli accusati non ammettono la colpevolezza, come Oleg Belousov. L’incubo e il carcere per Oleg partono da una delazione. I giornalisti della piccola pubblicazione “Podvig” nell’estate del 2022 sono riusciti a contattare la persona che ha scritto la denuncia contro Belousov, un conoscente di Oleg di nome Sergei Chmyhun.
La prova del reato di Oleg sarebbe nelle parole scritte in un gruppo social di cacciatori di tesori, un hobby comune ai due. Con l’inizio della guerra, Chmyhun e Belousov hanno iniziato a scontrarsi, discutendo i crimini di guerra dell’esercito russo e le ragioni dell’invasione dell’Ucraina. E’ bastato questo perché da una comune passione si passasse alla delazione per un’opinione espressa tra un gioco e l’altro. Il clima è quello che si respirava ai tempi di Stalin.
