La Russia non vuole la pace ma solo la capitolazione di Kiev alle sue richiesta mentre non intende minimamente restituire i territori invasi e illegalmente annessi. E ha mandato il portavoce di Putin a ribadirlo.
“La ricostruzione della Repubblica popolare del Donetsk, di quella del Lugank e delle regioni di Zaporozhye e Kherson è già in corso, ma questo è il minimo che la Russia può fare per loro; la cosa più importante è proteggere questi territori dai pericoli. Parole portavoce presidenziale Dmitry Peskov in occasione di un incontro con i tirocinanti del New Media Workshop.
“Il processo di ricostruzione è in corso, ma questa è la minima parte di ciò che il Paese può fare per le sue nuove regioni. Il massimo che il Paese è obbligato a fare è proteggere le nuove regioni dal pericolo”, ha dichiarato Peskov sul canale Telegram del New Media Workshop.
Peskov ha sottolineato che l’operazione militare speciale, ossia la guerra d’invasione e russificazione imperialista, “continuerà fino alla fine vittoriosa”.
Riguardo a ciò che si sta facendo in termini di ricostruzione nelle nuove regioni, Peskov ha detto: “Decine di migliaia di persone stanno lavorando lì. Si stanno facendo sforzi enormi”. I residenti di Lugansk, ha detto, “possono vedere di persona ogni giorno nuove strade riparate e costruite, e infrastrutture create”.