Il presidente del Brasile vuole promuovere la pace e la sua ipotesi (la Crimea resti alla Russia ma Putin restituisca i territori occupati) non è cos’ lontana da quella che (informalmente) Kiev ha fatti sapere di poter valutare. Ma che Putin rifiuta visto lui considera i territori illegalmente annessi parte integrante della Russia.
«È necessario che gli Stati Uniti smettano di incoraggiare la guerra» in Ucraina e «inizino a parlare di pace».
Lo ha detto il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, osservando che anche l’Unione europea deve fare lo stesso, «in modo da convincere» i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymir Zelenski, che «la pace è nell’interesse di tutti».
Il presidente brasiliano ha rilasciato queste dichiarazioni ai media fuori dall’hotel di Pechino in cui ha soggiornato e prima di imbarcarsi per Abu Dhabi, dopo aver completato la sua visita di Stato in Cina, che ha incluso un incontro con il suo omologo cinese, Xi Jinping. Lula, 77 anni, al potere dal 1 gennaio, ha anche invitato «i Paesi che forniscono armi» a «smettere» di farlo e ha sottolineato il ruolo «molto importante» della Cina nella ricerca della pace. «La Cina ha un ruolo molto importante, forse il più importante. Ma un altro ruolo importante è quello degli Stati Uniti», ha aggiunto
– Lula ha difeso ancora una volta la sua idea di creare un club di Paesi «disposti a trovare un modo per raggiungere la pace», cosa che aveva già comunicato ai presidenti di Francia e Stati Uniti, Emmanuel Macron e Joe Biden, e al cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
«Solo chi non difende la guerra può creare una commissione di Paesi e porre fine a questa guerra», ha detto.
Secondo Lula, si è raggiunta una situazione in cui Russia e Ucraina hanno difficoltà a prendere decisioni” e dunque, ha affermato, «è necessario che i Paesi terzi che mantengono buone relazioni con entrambi» creino le condizioni per la pace. Brasile e Cina, ha rilevato, sono disposti a farlo, ma ha insistito sul fatto che la «buona volontà» di tutte le parti è essenziale. In una dichiarazione scritta congiunta diffusa dopo il loro incontro bilaterale, Lula e Xi Jinping hanno concordato che il dialogo e il negoziato sono «l’unica via d’uscita praticabile dalla `crisi´ in Ucraina».
Nel documento, il Brasile, che ha mantenuto una posizione di neutralità dallo scoppio della guerra, giudica «positivamente» la posizione della Cina sul conflitto, che considera «utile» per cercare una soluzione pacifica.