In Russia non passa giorno che non ci sia una condanna, un arresto, l’apertura di un procedimento penale contro un giornalista. Il Paese conosce il tempo più buio della sua storia recente per la libera espressione del pensiero e l’informazione. Per ritrovare un clima paragonabile a quello di oggi si dovrebbe risalire a Stalin.
Oggi la conferma di una pesante condanna, è toccata a Maria Ponomarenko, di RusNews. La corte di appello ha sentenziato come i giudici di primo grado: 6 anni di carcere per “falso sull’esercito”.
Maria Ponomarenko raccontò cos’era successo al teatro di Mariupol, una strage di civili causata dalle bombe russe.
Alla lettura della sentenza, la Ponomarenko ha lasciato l’aula gridando: “Non ho intenzione di partecipare a questo circo”