Navalny accusa: "In carcere mi torturano mettendo i discorsi di Putin a tutto volume"

L'oppositore del Cremlino Alexey Navalny, attualmente in prigione, ha raccontato che le guardie carcerarie hanno trovato un nuovo metodo di `tortura psicologica

Navalny accusa: "In carcere mi torturano mettendo i discorsi di Putin a tutto volume"
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3 Maggio 2023 - 12.28


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Vessazioni in carcere. Capita in tante parti del mondo e certamente anche in Ucraina.

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L’oppositore del Cremlino Alexey Navalny, attualmente in prigione, ha raccontato che le guardie carcerarie hanno trovato un nuovo metodo di `tortura psicologica´ nei suoi confronti che consiste nel riprodurre i discorsi del presidente russo Vladimir Putin a tutto volume.

«Molto tempo fa, ho letto in qualche racconto poliziesco di spionaggio su come torturavano i prigionieri mettendo ad alto volume le poesie di Mao Zedong. Apparentemente, anche qualcuno nella nostra prigione deve aver letto questo libro», ha scritto Navalny su Twitter.

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«Ci sono tre cose che mi aiutano a sopportare questa `tortura di Putin´ – ha spiegato Navalny -. Innanzitutto, i funzionari carcerari hanno riconosciuto con le loro azioni che ascoltare i discorsi di Putin è una punizione». «La seconda cosa – ha proseguito – è che i poliziotti stessi (non i capi, ma i poliziotti normali) devono ascoltarlo con me ed è ancora peggio per loro, perché devono camminare lungo il corridoio proprio sotto gli altoparlanti. Quando chiedo loro allegramente quale discorso preferiscono, rimangono in silenzio, perché qualsiasi cosa dicono viene registrata e diventerà nota ai loro superiori. Ma gli sguardi sui loro volti e il modo in cui alzano gli occhi è già una ricompensa».

«La terza e ultima cosa: accade spesso che un frammento di uno dei discorsi di Putin in cui dice `Non abbiamo iniziato la guerra, sono stati loro a iniziare la guerra, e noi stiamo cercando di farla finire´ venga trasmesso proprio nel momento in cui mi sono già sdraiato, mi sono tirato la coperta sul mento e ho chiuso gli occhi. E ogni volta che succede scuoto la testa per l’impertinenza di una bugia così ovvia e penso: ho fatto tutto bene, preferisco stare in prigione che sottomettermi a questo tipo di potere. Poi mi addormento felice», ha scritto Navalny.

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