La repressione di Putin non perde un colpo: un cittadino colombiano è stato condannato in Russia a cinque anni e due mesi di reclusione con l’accusa di aver inviato 2.300 messaggi di testo in spagnolo in cui avrebbe, tra le altre cose, denunciato l’uccisione di civili nella guerra in Ucraina. Lo riporta il quotidiano Kommersant.
Ufficialmente l’imputazione è quella di «diffusione di notizie false» sull’operazione in Ucraina, un reato previsto da una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l’invasione.
Giraldo Saray Alberto Enrique era stato arrestato nella primavera del 2022 e accusato di aver inviato i messaggi per un’organizzazione che, secondo gli investigatori, sarebbe legata all’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (Usaid). Le dichiarazioni degli inquirenti russi non sono verificabili.
Nel processo, che si è svolto a Mosca, i pm avevano chiesto sei anni per l’imputato. Gli avvocati del cittadino colombiano hanno detto che intendono impugnare la sentenza in appello.