Dietro l’ultima spinta di espansione della Nato si nascondono le stesse intenzioni di fondo delle politiche di Hitler
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in una riunione internazionale di funzionari di alto livello responsabili per le questioni di sicurezza a Mosca.
“In sostanza, l’espansione sconsiderata della Nato riflette le stesse intenzioni che sono alla base della dottrina hitleriana di ‘Drang nach Osten‘ (tedesco per ‘Drive to the East’, che era lo slogan nazista che giustificava la conquista delle terre dell’Europa centrale e orientale), ” ha detto Lavrov. Secondo il massimo diplomatico russo, gli Stati Uniti hanno intenzionalmente deciso di distruggere l’architettura della sicurezza europea, “concentrandosi in particolare sul generare minacce inaccettabili per la Russia”.
“Basta solo menzionare il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato sui missili antibalistici più di 20 anni fa, così come dal Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio e dal Trattato sui cieli aperti”, ha affermato.
Lavrov ha accusato Washington ei suoi alleati di emarginare l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), un organismo che ha affermato di non svolgere più alcun ruolo nella sicurezza europea. Il ministro degli Esteri russo ha criticato il corso “provocatorio” dei paesi della Nato verso l’espansione incessante dell’alleanza verso est, cosa che ha affermato essere stata fatta nonostante le promesse occidentali di alto livello fatte all’allora leadership dell’Unione Sovietica che la Nato non si sarebbe espansa “un pollice.”
Inoltre, questa politica “viola gli impegni dei paesi occidentali presi al più alto livello di astenersi dal rafforzare la propria sicurezza a scapito della sicurezza di altre nazioni”, ha lamentato.
