Oleg Pavlenko, il capo dell’Ispettorato statale per l’ambiente dell’Ucraina, ha annunciato che nella regione di Kherson si sono registrati casi di colera ed Escherichia coli dopo il sabotaggio della diga di Nova Kakhovka.
«Ogni giorno monitoriamo il distretto sud, preleviamo campioni d’acqua e conduciamo analisi. Non c’è un inquinamento molto elevato, ma ci sono già diversi casi di rilevamento di colera ed Escherichia coli», ha spiegato.
L’impatto della rottura della diga
La rottura della diga di Nova Krakhova, nel sud dell’Ucraina, in seguito ad un attacco, avrà «un impatto enorme sulla sicurezza alimentare globale», con un nuovo aumento dei prezzi. Lo ha denunciato in un’intervista alla Bbc il responsabile degli aiuti umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, secondo cui la regione allagata è «un granaio, l’intera area che scende verso il Mar Nero, la Crimea, è un granaio, non solo per l’Ucraina ma per il mondo intero».
«È quasi inevitabile che si verifichino enormi problemi nella raccolta e nella semina per il prossimo raccolto – ha dichiarato Griffiths – Quello che vedremo quasi inevitabilmente, ma ancora non chiaramente calcolato, è un impatto enorme sulla sicurezza alimentare globale». Non solo: secondo il responsabile delle Nazioni Unite, ci sarà anche un «problema di acqua potabile», dato che 700mila persone dipendevano da quel bacino idrico. «Un danno di questa portata a un’infrastruttura civile – e l’ho detto, come sapete, pubblicamente – è completamente contrario al diritto umanitario internazionale – ha accusato ancora Griffiths – È evidente. Chiunque sia stato ha violato le Convenzioni di Ginevra».
Sula responsabilità del crollo della diga Kiev e Mosca si sono scambiate accuse, senza fornire prove concrete della colpevolezza dell’altro.