Il presidente-fantoccio di Mosca, il bielorusso Alexander Lukashenko in un’intervista al canale russo Rossiya 1, ha affermato che in caso di una telefonata da parte del presidente russo Vladimir Putin, la Bielorussia sarebbe pronta ad utilizzare le armi nucleari tattiche russe che sono immagazzinate nel Paese.
«Non sarà un problema coordinarsi: io risponderò e lui risponderà al telefono in qualsiasi momento, ovunque ci troveremo. Ci siamo già accordati», ha detto. La Bielorussia ha accettato le armi nucleari russe con una capacità tre volte superiore a quella delle armi nucleari utilizzate dagli Stati Uniti in Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha detto Lukashenko.
«La bomba è tre volte più potente delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. Più di 80.000 persone morirono all’istante, oltre a 250.000 di morti successivamente. Questa bomba è tre volte più potente. Non so, un milione potrebbe morire subito. Dio non voglia che quest’arma venga usata», ha auspicato.
Quanto alla consegna delle armi, Lukashenko ha detto che non è ancora stata completata, e che continua ad avvenire gradualmente. Al termine, le armi verranno distribuite in diversi luoghi di stoccaggio. «Ne avevamo diversi dall’era sovietica – ha spiegato il presidente bielorusso – e quindi non stoccheremo tutto in un solo luogo».