Barry Jones, che ora ha 64 anni, è stato rilasciato dopo essere stato condannato erroneamente per la morte di una bambina di quattro anni. Il patteggiamento tra l’accusa e il detenuto ha portato alla revoca della sua condanna a morte, accettando una colpevolezza di omicidio di secondo grado per non aver cercato cure urgenti per la bimba.
Revisione medica non conferma la colpa di Jones
Nonostante la revisione medica del caso non sia stata in grado di determinare che Jones sia responsabile delle ferite fatali, è stato condannato a 25 anni di prigione in Arizona, una pena già scontata, aprendo così la strada al suo rilascio. Il suo avvocato ha sottolineato come il patteggiamento riconosca la lunga permanenza di Jones nel braccio della morte nonostante le prove convincenti della sua innocenza.
Il tragico caso di Rachel Gray
Nel maggio del 1994, Jones portò Rachel Gray e sua madre all’ospedale, dove la bambina fu dichiarata morta. Le autorità accusarono Jones di aver picchiato e violentato la bambina, basandosi su scienza forense erronea. La sua condanna capitale fu il risultato di tali accuse, ma successivamente emersero prove che la ferita mortale di Rachel era avvenuta prima del giorno in cui era stata sotto la cura di Jones.
Lunga battaglia legale
Il giudice ordinò la scarcerazione o un nuovo processo per Jones, ma questa decisione fu ribaltata dalla Corte Suprema, che limitò l’ammissione di nuove prove nel sistema legale federale. Di conseguenza, l’unica opzione disponibile è stata quella di un patteggiamento in cui Jones ha ammesso di non aver cercato cure mediche per Rachel Gray.
Un tragico errore giudiziario con una nuova speranza di libertà
Dopo un lungo periodo trascorso nel braccio della morte, Barry Jones è stato finalmente liberato grazie al patteggiamento che ha riconosciuto l’ingiustizia subita. Questo caso evidenzia l’importanza di un sistema giudiziario equo e dell’esame accurato delle prove per evitare errori simili in futuro.