Qualcosa sottotraccia si muove? Lukashenko ha usato per la prima volta toni più concilianti, la ‘diplomazia dei bambini’ di Papa Francesco attraverso il cardinale Zuppi sta rappresentando un ponte indiretto. E adesso da Kiev – se non si parla di pace – si comincia a dire che la guerra non durerà troppo. Ed essendo impossibile che una delle parti prevalga in tutto e per tutto evidentemente il negoziato magari non sarà vicino ma nemmeno troppo lontano.
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podoliak ritiene «impossibile» che la guerra si trascini per anni. «Questa guerra non può trascinarsi per anni, basandoci sulle risorse delle parti , è impossibile», ha detto in una intervista al sito indipendente russo Meduza.
Secondo Podolyak, «in Ucraina stanno crescendo le opportunità di ricevere risorse». Kiev «non riceve rapidamente certi componenti per portare avanti la guerra, ma li riceverà a ritmo accelerato perché i complessi militar-industriali in Ucraina e nei suoi paesi partner lavorano sempre più intensamente». Allo stesso tempo, ragiona Podolyak, «le risorse della Russia stanno gradualmente calando. La guerra è costosa. Praticamente la Russia ha già speso per la guerra tutto quello che ha».
Secondo Podolyak, il miglior scenario per la Russia è un conflitto congelato dato che non ha la capacità di occupare tutta l’Ucraina. «Ma non vedo il potenziale perché questa guerra si trasformi in un conflitto congelato. Per l’Ucraina significherebbe la fine della sua esistenza come stato. In questo scenario la Russia potrebbe ulteriormente modernizzare il suo esercito. Capiamo a cosa porterebbe. Dopo 500 giorni di guerra, non siamo così stupidi da andare deliberatamente in questa direzione».
