La partecipazione del presidente Vladimir Putin al vertice dei Brics del mese prossimo in Sudafrica è impantanata nell’incertezza mentre la Corte penale internazionale (ICC) chiede il suo arresto e il mezzo golpe fallito ha scosso la stabilità interna della Russia.
Lo hanno detto al Moscow Times tre funzionari russi ed esperti indipendenti.
In quello che sarebbe stato il suo primo viaggio ufficiale all’estero da quando il tribunale dell’Aia lo ha incriminato per le deportazioni illegali di bambini ucraini in Russia, Putin aveva accettato l’invito a recarsi a Johannesburg per il vertice annuale dei Brics. Ma anche se è disposto a rischiare l’arresto per proiettare un’immagine fiduciosa e disinvolta in patria e all’estero, il Cremlino ora teme una ripresa della ribellione del gruppo di mercenari Wagner contro i massimi vertici militari della Russia, che ha rappresentato la più grande sfida per il 23esimo governo di Putin. regola degli anni.
Di conseguenza, hanno detto i funzionari, il Cremlino non ha ancora preso una decisione definitiva sulla presenza di Putin. “Il Cremlino e il ministero degli Esteri stanno preparando due scenari fondamentali per la partecipazione della Russia al vertice dei Brics. Il primo è con Putin. Nel secondo prevalgono i timori per la sicurezza interna ed esterna: Putin resta a Mosca e parla in videoconferenza”.
Un funzionario del governo russo che ha parlato in condizione di anonimato ha dichiarato al Moscow Times: “Ma una delegazione di funzionari si sta dirigendo in Sud Africa in ogni caso”.
