Mercoledì i legislatori russi hanno approvato un disegno di legge che consentirebbe alla Guardia Nazionale di poter utilizzare armi pesanti, compresi i carri armati: questo provvedimento è stato preso sulla scia del mezzo golpe del gruppo mercenario Wagner, quando nessuno era stato in gradi di fermare la marcia della colonna degli ammutinati di Prigozhin da Rostov sul Don a Mosca.
La Guardia Nazionale è stata creata dal presidente russo Vladimir Putin nel 2016 con l’obiettivo di scongiurare disordini e disperdere le proteste.
Da allora la forza ha assunto un ruolo più ampio, unendosi all’offensiva di Mosca contro l’Ucraina lanciata nel febbraio dello scorso anno.
Secondo la normativa varata dalla camera bassa del parlamento, la forza armata, che risponde direttamente a Putin, potrà detenere armi di livello militare, comprese armi pesanti.
Il disegno di legge è stato approvato dopo che il ministero della Difesa russo ha dichiarato che stava prendendo possesso di materiale militare dai mercenari Wagner dopo la loro rivolta fallita il mese scorso.
La nuova proposta di legge arriva mentre il Cremlino cerca di rafforzare il suo apparato di sicurezza dopo che il capo Wagner Yevgeny Prigozhin ha inscenato l’ammutinamento con la promessa di rovesciare i vertici militari del paese.
Dopo che Prigozhin ha richiamato i suoi mercenari, il capo della Guardia Nazionale, Viktor Zolotov, che in precedenza guidava il distaccamento di sicurezza di Putin, ha detto che la sua forza potrebbe ricevere armi pesanti, come i carri armati. La questione era stata discussa con Putin, ha detto Zolotov.
Il disegno di legge deve ancora essere approvato dalla camera alta e approvato da Putin, passaggi che sono considerati una formalità.