I soldati russi potrebbero ora essere in grado di evitare procedimenti penali se andranno in prima linea in Ucraina: lo ha riferito mercoledì il quotidiano economico Kommersant, citando una recente sentenza della Corte Suprema russa.
Il nuovo precedente legale è stato stabilito in un caso mortale di incidente automobilistico in cui il caporale Vladislav Ustinov è stato condannato a due anni di reclusione nel maggio 2022 per aver investito e ucciso due persone.
Ma invece di essere licenziato dall’esercito in seguito alla sua condanna, Ustinov è stato mandato a combattere in Ucraina, dove è ancora in servizio.
Il 28 giugno la Corte Suprema russa ha stabilito che Ustinov non rappresenta più una minaccia per la società perché “svolge compiti di combattimento nella zona dell’operazione militare speciale” in Ucraina.
La corte ha anche notato che il crimine di secondo grado è stato il primo reato di Ustinov e ha ammesso la sua colpevolezza, mentre ha anche “volontariamente” risarcito i danni, ha detto Kommersant.
I tribunali russi potranno ora citare il coinvolgimento di un imputato in operazioni militari come circostanze attenuanti e motivi per rivedere le sentenze, secondo l’avvocato di Ustinov Sergei Bizyukin.
Alcuni giorni prima della sentenza della Corte Suprema, i legislatori russi hanno approvato una legislazione che consente ai detenuti di cancellare i loro precedenti penali in cambio dell’arruolamento nell’esercito che ha perso migliaia di uomini.
Gli esperti legali hanno detto a Kommersant che i tribunali russi potrebbero ora utilizzare sia la nuova legge che il precedente della Corte Suprema nel caso di Ustinov per liberare i soldati condannati penalmente che prestano servizio in Ucraina.
Il presidente Vladimir Putin, che il mese scorso ha ammesso di aver concesso la grazia ai prigionieri che combattono in Ucraina, ha firmato a novembre una legge che consente l’arruolamento di cittadini russi con condanne in sospeso anche per reati gravi.