Secondo una squadra di investigatori sui crimini di guerra, quasi il 50% delle persone detenute dalle truppe russe nei famigerati centri di detenzione di Kherson sono state sottoposte a torture, compresa l’elettrocuzione genitale, ossia le scosse elettriche ai genitali
Almeno 35 “camere di tortura” sono state identificate nella città meridionale e nella regione dell’Ucraina, che è stata occupata dalle truppe russe da marzo a novembre 2022, e sono ora oggetto di indagine da parte dell’ufficio del procuratore generale (OPG) dell’Ucraina.
I primi risultati indicano che le vittime, la metà delle quali si ritiene siano civili, sono state soffocate, sottoposte a waterboarding, duramente picchiate o minacciate di stupro da soldati e collaboratori russi. Circa 36 persone hanno assistito o sono state sottoposte a elettrocuzione genitale.
