La denuncia di Gratteri: molte armi mandate all'Ucraina finiranno in mano alle mafie

Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri intervenendo ieri a Lido di Camaiore (Lucca), ospite di Lido Cult, evento promosso dalle associazioni degli albergatori e dei commercianti del territorio.

La denuncia di Gratteri: molte armi mandate all'Ucraina finiranno in mano alle mafie
Nicola Gratteri
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13 Agosto 2023 - 17.11


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La preoccupazione c’è perché in questi 500 e più giorni in Ucraina è arrivato di tutto e come si è visto nelle stesse inchieste sulla corruzione volute da Zelensky le persone che hanno pensato a fare i soldi sono tante. Ovviamente a partire dalla criminalità organizzata e dai vari clan.

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«L’attuale guerra russo-ucraino è stata capace di portare anche le mafie ucraine in Occidente, i mafiosi sono fuggiti dalla loro terra, sono dei vigliacchi che sparano alle spalle. La guerra la fanno medici, ingegneri, operai, contadini. I mafiosi no. E ora che sono in Europa fanno qui i loro affari. Perché, chiedo, non è stato pensato un sistema di tracciamento di armi micidiali che ora sono già sul mercato e che con 30mila euro si acquistano e sono potenti, dieci volte più potenti di un bazooka? Quelle armi presto saranno nelle mani delle nostre mafie».

Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri intervenendo ieri a Lido di Camaiore (Lucca), ospite di Lido Cult, evento promosso dalle associazioni degli albergatori e dei commercianti del territorio.

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Al centro dell’incontro, spiega una nota, anche l’ultimo libro di Gratteri «Fuori dai confini. La `ndrangheta nel mondo», scritto insieme allo storico Antonio Nicaso.

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