La Russia ha espulso Eva Hartog, corrispondente di Politico Europe ed ex caporedattore del Moscow Times, secondo quanto riportato da Politico Europe.
Lunedì scorso il ministero degli Esteri russo aveva informato Hartog che il suo visto non sarebbe stato prorogato e le ha concesso sei giorni per lasciare la Russia.
Mosca non ha fornito informazioni sul motivo dell’espulsione di Hartog, affermando solo che la decisione di rifiutare il rinnovo del suo visto e trasferire il suo accredito stampa a Politico è stata presa dalle “autorità competenti”.
“Per fortuna, Eva è al sicuro ed è riuscita a lasciare la Russia”, ha detto il caporedattore di Politico Europe Jamil Anderlini senza rivelare la destinazione finale di Hartog.
Hartog è la prima giornalista straniera ad essere espulsa dalla Russia da quando Mosca ha lanciato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina all’inizio del 2022.
Nel 2021, la Russia ha espulso la giornalista della BBC Sarah Rainsford come rappresaglia per quella che ha definito la discriminazione di Londra contro i media russi in Gran Bretagna. Il corrispondente del quotidiano olandese de Volkskrant Tom Vennik è stato espulso mesi dopo per violazioni amministrative.
Hartog ha iniziato la sua carriera come redattrice web del Moscow Times nel 2013 ed è stata promossa a caporedattore nel 2017. Successivamente ha scritto per il settimanale olandese De Groene Amsterdammer prima di trasferirsi a Politico Europe.
Quest’estate il ministero degli Esteri russo ha promesso una “risposta sia ai giornalisti dell’UE che ai funzionari di Bruxelles” in seguito all’ultima serie di sanzioni dell’UE contro l’emittente statale russa e i blogger a favore della guerra.
“Speriamo che Eva e Politico tornino a Mosca nel prossimo futuro per continuare la nostra copertura fattuale e imparziale della politica russa”, ha detto il caporedattore Anderlini.