Donald Trump sta sfidando il partito repubblicano e la rete Fox News, decidendo di non partecipare al primo dibattito tra i candidati conservatori per le elezioni del 2024. Questa scelta ha suscitato preoccupazioni in Europa, dove si teme un possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca e l’effetto che potrebbe avere sull’Europa stessa, soprattutto nel contesto della guerra in corso in Ucraina.
Alcuni osservatori europei temono che una vittoria di Trump possa rafforzare le forze anti-democratiche in Europa e destabilizzare gli equilibri del continente, in un momento in cui Cina e Russia cercano di dividerlo. In particolare, si preoccupano degli effetti sulla NATO e sull’Ucraina. Si ipotizza che Putin possa cercare di mantenere la guerra in Ucraina fino alle elezioni americane e sperare in un ritorno di Trump, così come il presidente cinese Xi Jinping potrebbe trarre vantaggio da un’eventuale vittoria dell’ex presidente nel 2024 per indebolire il sostegno americano all’Ucraina.
Nel frattempo, Trump sta continuando la sua campagna in modo molto assertivo. Ha deciso di saltare il dibattito televisivo tra i candidati conservatori e invece si concederà un’intervista a Tucker Carlson, un ex conduttore di Fox News. Questa decisione è dovuta alla volontà di preservare il vantaggio che Trump ha sugli altri candidati nella corsa alla Casa Bianca, un’opportunità che potrebbe aiutarlo a evitare problemi giuridici. Nonostante le quattro incriminazioni a suo carico, Trump è in testa alla competizione.
Nonostante la sua sicurezza, Trump sta manifestando dissenso nei confronti di Fox News. Non parteciperà al dibattito su questa rete, ritenendo di essere stato maltrattato da essa negli ultimi tempi. Inoltre, ci sono segnali che Rupert Murdoch, il proprietario di Fox News, potrebbe non scommettere solo su Trump o sul rivale Ron DeSantis, ma sta anche cercando di convincere il governatore repubblicano della Virginia, Glenn Youngkin, a candidarsi per le elezioni presidenziali. Questo potrebbe riflettere un desiderio di alternative a Trump da parte di alcune fazioni del partito conservatore.