Frasi propagandistiche che largamente falsificano la storia. E se dopo oltre 500 giorni la narrazione del Cremlino è questa allora davvero non ci sarà pace e saranno solo le armi a disegnare il futuro di quei territori.
È stato il desiderio dei Paesi occidentali di mantenere la loro egemonia a causare la crisi attuale in Ucraina e le azioni della Russia sono dettate solo da una cosa, cioè il tentativo di fermare una «guerra di sterminio» scatenata contro i civili da Kiev, con il sostegno dell’Occidente. È quanto ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo in video al summit Brics in Sudafrica.
«La Russia ha deciso di sostenere le persone che lottano per la loro cultura, per le loro tradizioni e la loro lingua, per il loro futuro. Le nostre azioni in Ucraina sono dettate da una sola cosa: porre fine alla guerra scatenata dall’Occidente e dai suoi satelliti in Ucraina contro le persone che vivono nel Donbass», ha dichiarato Putin, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
«Voglio notare che è stato il desiderio di mantenere la propria egemonia nel mondo, il desiderio di alcuni Paesi di mantenere questa egemonia, che ha portato a una grave crisi in Ucraina», ha affermato Putin. Secondo il presidente russo, «prima, con l’aiuto dei Paesi occidentali, è stato effettuato un colpo di Stato incostituzionale in questo Paese, e poi è stata scatenata una guerra contro le persone che non erano d’accordo con questo colpo di Stato. La guerra è crudele, una guerra di sterminio, per 8 anni», ha aggiunto Putin, citato dall’agenzia Tass.
La Russia ha deciso di sostenere la gente che sta combattendo per la sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua e il suo futuro», ha detto Putin, riferendosi alle popolazioni del Donbass. «Le nostre azioni in Ucraina – ha aggiunto – hanno una sola ragione: mettere fine alla guerra scatenata dall’Occidente e i suoi satelliti in Ucraina contro il popolo del Donbass»
Il neo-colonialismo
Parole di uno Zar che ha rispolverato l’imperialismo. “I Paesi del blocco Brics sono a favore della formazione di un ordine mondiale multipolare basato sul diritto internazionale, che include il diritto dei popoli al proprio sviluppo, e i Paesi del blocco Brics sono anche contro ogni forma di egemonia ed esclusività e contro la politica di neocolonialismo”
Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo in video al summit Brics in Sudafrica, come riportano le agenzie di stampa russe Ria Novosti e Tass. I Paesi Brics sono Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. «Siamo contrari a qualsiasi tipo di egemonia promossa da alcuni Paesi per la loro esclusività e basata su questo postulato di una nuova politica, la politica di continuare il colonialismo, il neocolonialismo», ha detto il leader del Cremlino.