Fa ironie mentre si muore. Il presidente russo Vladimir Putin incontra a Sochi il collega bielorusso Alexander Lukashenko e insieme si lanciano in una serie di metafore sul ballo e l’Ucraina, dopo che il segretario di Stato Antony Blinken ha detto che, per dei negoziati, «bisogna essere in due a ballare il tango».
«Il tango è una bella danza, ma gli ucraini non devono dimenticare come si balla il gopak. Altrimenti balleranno sulla musica degli altri», ha risposto ora Putin, citando un ballo tradizionale ucraino. E ha ripetuto di essere aperto al dialogo con Kiev, ma che non vi è alcun segnale dall’altra parte.
«Gli americani non sanno ballare il tango », ha proseguito Putin, citato dalla Tass, accusando Washington di voler «risolvere tutti i problemi da una posizione di forza», con sanzioni e minacce di uso della forza. «Vogliono insegnare agli altri i passi, ma loro stessi non li conoscono e non vogliono impararli», ha detto ancora.
«Ho già detto che noi non rifiutiamo mai di parlare. Se l’altra parte è disponibile, lo dica apertamente.. dall’altra parte non si è sentito nulla», ha dichiarato Putin.
Lukashenko ha dal canto suo ribadito la narrativa russa degli Stati uniti che non permettono a Kiev di negoziare «Le danze erano iniziate», ha detto riferendosi ai colloqui in Bielorussia subito dopo l’invasione, ma poi gli Stati Uniti «hanno dato istruzioni» al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e e «vietato ogni colloquio».