Mentre è sotto accusa per stupri, torture e rapimenti di monito. La Russia vuole rientrare nel Consiglio per i diritti umani dell’Onu dal quale era stata sospesa ad aprile del 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina, a seguito di un voto dell’Assemblea generale con 93 Paesi favorevoli al provvedimento.
Lo riporta la Bbc, che ha avuto accesso a una copia del position paper (documento di posizione) che Mosca sta distribuendo ai membri delle Nazioni Unite chiedendo il loro sostegno. L’obiettivo dei diplomatici è quello di far rieleggere il loro Paese nel Consiglio per un nuovo mandato di tre anni.
La votazione è prevista per il 10 ottobre, quando la Russia concorrerà con Albania e Bulgaria per i due seggi nel Consiglio riservati ai Paesi dell’Europa centrale e orientale.
Nel documento esaminato dalla Bbc si leggono le intenzioni della Russia che promette di trovare «soluzioni adeguate per le questioni relative ai diritti umani» e cerca di impedire che il Consiglio diventi uno «strumento al servizio della volontà politica di un gruppo di Paesi», inteso come riferimento all’Occidente. L’obiettivo dichiarato dei diplomatici è quello di riconquistare una certa credibilità internazionale dopo che Mosca è stata accusata di violazioni dei diritti umani in Ucraina e all’interno dei suoi confini.