Guerra di Gaza, sale il bilancio delle vittime mentre Israele pensa all'invasione della Striscia

L'ala militare di Hamas ha fatto sapere che i suoi miliziani "stanno combattendo ancora in zone estese fuori da Gaza"

Guerra di Gaza, sale il bilancio delle vittime mentre Israele pensa all'invasione della Striscia
Guerra di Gaza, militari israeliani
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8 Ottobre 2023 - 09.40


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Guerra di Gaza, siamo al secondo giorno e la situazione è sempre più tesa mentre Israele prepara l’invasione dela striscia.

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Dall’alba di sabato dalla Striscia si è riversata a sorpresa una pioggia di almeno 5mila razzi verso il sud e il centro del Paese (Tel Aviv e Gerusalemme comprese). Si contano oltre 300 israeliani uccisi e almeno 1.590 feriti. Hamas ammette: “Siamo stati sostenuti dall’Iran”. Hezbollah rivendica lancio di razzi dal Libano, Israele risponde distruggendo la loro postazione. A Gaza i palestinesi morti sono almeno 230. Oggi si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu per una riunione d’emergenza. Il politologo Ian Bremmer: “L’accordo Israele-Arabia Saudita era vicino, ora è morto”.


Si aggrava il bilancio: in Israele 300 morti e quasi 1.600 feriti
Il bilancio delle vittime dell’attacco lanciato da Hamas si aggrava. Secondo gli ultimi aggiornamenti, i morti sono 300, molti dei quali sono civili uccisi nelle loro case e per le strade, e altri durante una festa di giovani. Tra i morti anche dei militari: finora le forze di difesa israeliane hanno rivelato l’identità di 26 soldati uccisi. Negli ospedali sono ricoverate 1.590 persone, di cui circa 300 gravemente feriti e 19 in condizioni critiche. A Gaza, invece, secondo i dati del ministero della Salute locale sono morte 230 persone.

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Hamas: i nostri miliziani combattono ancora fuori Gaza
L’ala militare di Hamas ha fatto sapere che i suoi miliziani “stanno combattendo ancora in zone estese fuori da Gaza”. Tra queste – hanno spiegato – Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Aza, Beeri e Kissufim. “Le loro attività – ha aggiunto l’ala militare – sono protette dai lanciatori di razzi”.


Un portavoce Hamas: “L’Iran ci ha sostenuti”
Un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, ha dichiarato alla Bbc che nel suo attacco contro Israele l’organizzazione ha ricevuto il sostegno dell’Iran.


L’esercito di Israele in azione nei kibbutz: “Due liberati”
Mentre l’aviazione israeliana ha colpito più volte durante la notte Hamas a Gaza, l’esercito è impegnato contro i miliziani infiltratisi nei kibbutz a ridosso della Striscia. Secondo fonti militari, i residenti dei kibbutz Be’eri e Ofakim, asserragliatisi nelle abitazioni, sono stati salvati dalle forze di sicurezza. La stazione di polizia di Sderot, occupata dai miliziani di Hamas – è stata liberata con l’uccisione di 10 estremisti.


Hezbollah: “Abbiamo colpito l’area contesa delle Fattorie di Sheeba”
Hezbollah ha affermato di aver usato “un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati” su posizioni israeliane nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba, illustrando le modalità dell’attacco. “La resistenza islamica ha attaccato tre posizioni del nemico sionista nella zona occupata delle Fattorie di Sheeba libanesi con un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati”, si legge in un comunicato del “Partito di Dio” sciita libanese, che esprime “solidarietà” con gli attacchi massicci di Hamas.

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Libano, Israele colpisce la struttura di Hezbollah
L’esercito israeliano ha risposto a quelli che ha chiamato “colpi di mortaio provenienti dal Libano” con attacchi di artiglieria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i colpi provenienti dal Libano sono ricaduti nella “contesa regione di Monte Dov sul confine libanese”. Successivamente, ha aggiunto il portavoce militare, un drone israeliano ha colpito “una infrastruttura dell’organizzazione terroristica degli Hezbollah nell’area di Har Dov”.


Hezbollah: cannonate e lancio di razzi su Israele dal Libano
Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato di aver compiuto “tiri di artiglieria e lanci di razzi” su Israele dal territorio del Libano.


Bremmer: l’accordo Arabia Saudita-Israele era vicino, ora è morto
L’accordo fra Arabia Saudita e Israele “era vicino, c’era molta fiducia. Al momento penso sia morto, questo non significa che possa essere rilanciato in un altro momento”. Lo afferma Ian Bremmer, il presidente di Eurasia Group, in un’intervista a Cnn.


In un video lunga fila di tank israeliani diretti verso sud
Una lunga fila di tank israeliani diretti verso sud, al confine con Gaza, è stata ripresa in un video che sta rimbalzando in queste ore sui social. “L’inizio dell’invasione di terra è solo questione di tempo”, è il commento più frequente, ma non vi sono conferme da parte dell’esercito israeliano.


La Cina “preoccupata per l’escalation di violenza tra Palestina e Israele”
La Cina è “profondamente preoccupata per l’attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele”. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese, spiegando che Pechino chiama “le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento”, rimarcando le difficoltà e “la stagnazione a lungo termine dei processi di pace” ormai insostenibili. Per la Cina il modo fondamentale per placare le ostilità “risiede nell’attuazione dei ‘due Paesi’ e nella creazione di uno stato palestinese indipendente”.

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