E’ salito a 8.260 morti e oltre 21.000 feriti il bilancio delle vittime delle operazioni militari israeliane nella striscia di Gaza dal 7 ottobre a oggi. Lo ha riferito il ministero della Salute palestinese su Facebook.
Dall’inizio del conflitto, gli scontri tra le forze israeliane e i residenti si sono intensificati anche in Cisgiordania, dove il numero delle vittime palestinesi e’ salito a 122 e i feriti sono circa 2.050. Nel nord di Israele, almeno 49 membri di Hezbollah, il «Partito di Dio» libanese alleato dell’Iran, sono morti negli scontri con le Forze di difesa israeliane (Idf) vicino la «Linea blu» di demarcazione con il Libano.
A questi vanno aggiunti almeno 312 morti tra le fila delle Idf, mentre 1.400 persone sono state uccise in Israele nel corso dell’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023.
Nel giorno dell’assalto almeno 239 persone, compresi diversi stranieri, sono state rapite e portate nella striscia di Gaza. Tra queste c’era anche Shani Louk, 22enne israelo-tedesca rapita al festival musicale presso il kibbutz di Reim. Oggi il presidente israeliano, Yitzhak Herzog, ha confermato che la ragazza e’ morta e sarebbe stata decapitata dalle «bestie barbare e sadiche» di Hama
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