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ll primo ministro irlandese, Leo Varadkar, ha affermato di non pentirsi di aver descritto le azioni di Israele a Gaza come “qualcosa che si avvicina di più alla vendetta”.
Il Taoiseach irlandese, parlando ai giornalisti durante una visita in Corea del Sud la scorsa settimana, ha detto:
Credo fermamente che... Israele abbia il diritto di difendersi, abbia il diritto di attaccare Hamas, che non possa farlo di nuovo.
Ha aggiunto:
Ciò che vedo svolgersi in questo momento non è solo legittima difesa. Sembra, assomiglia a qualcosa di più vicino alla vendetta. Non è lì che dovremmo essere. E non penso che questo sia il modo in cui Israele garantirà la libertà futura e la sicurezza futura.
Lunedì, a Varadkar è stato chiesto se credeva che il commento avesse ostacolato le relazioni diplomatiche con Israele a causa dell’uscita dei cittadini irlandesi da Gaza. Lui ha risposto che non ci credeva, ha riferito l’agenzia di stampa PA.
Alla domanda se si fosse pentito di aver usato la parola vendetta, ha risposto: “No, no”. Successivamente ha detto:
Quando io e il Tanaiste [Micheál Martin] prendiamo le posizioni che prendiamo, lo facciamo perché pensiamo che sia la cosa giusta.
In definitiva, si tratta di civili. I civili israeliani sono morti e sono rimasti feriti, così come i palestinesi che ora vivono una situazione molto difficile.
Fin dal primo giorno abbiamo sempre ritenuto di condannare inequivocabilmente l’attacco di Hamas, senza alcuna giustificazione.
Israele ha il diritto di difendersi, ma deve farlo in modo proporzionato e in linea con il diritto umanitario.