Un componente anziano del governo di Benjamin Netanyahu ha detto martedì che Gaza non può sopravvivere come entità indipendente, e che i palestinesi dovrebbero accettare “l’emigrazione volontaria” e partire per altri paesi.
Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha dichiarato: “Accolgo con favore l’iniziativa dell’emigrazione volontaria degli arabi di Gaza nei paesi di tutto il mondo. Questa è la giusta soluzione umanitaria per i residenti di Gaza e dell’intera regione dopo 75 anni di rifugiati, povertà e pericolo. Lo Stato di Israele non potrà più accettare l’esistenza di un’entità indipendente a Gaza.
Smotrich, a capo di uno dei partiti nazionalisti religiosi nella coalizione di Netanyahu, ha parlato dopo un appello di due membri del parlamento israeliano che hanno scritto in un editoriale del Wall Street Journal che i paesi occidentali dovrebbero accettare le famiglie di Gaza che hanno espresso il desiderio di trasferirsi. Si tratta di un fondamentalista religioso che ha detto che Israele dovrebbe essere guidata dalla Torah.
I suoi commenti sottolineano i timori in tutta la regione che Israele voglia cacciare i palestinesi da Gaza, ripetendo l’espropriazione di massa dei palestinesi avvenuta quando Israele fu creato nel 1948, nota come Nakba.
Nell’articolo d’opinione del Wall Street Journal, due membri della Knesset israeliana, Danny Danon del Likud, ex ambasciatore presso le Nazioni Unite, e Ram Ben Barak di Yesh Atid, ex vicedirettore del Mossad, hanno dichiarato:
È fondamentale che la comunità internazionale esplori potenziali soluzioni per aiutare i civili coinvolti nella crisi. Un’idea è che i paesi di tutto il mondo accettino un numero limitato di famiglie di Gaza che hanno espresso il desiderio di trasferirsi. L’Europa ha una lunga storia di assistenza ai rifugiati in fuga dai conflitti.
I paesi di tutto il mondo dovrebbero offrire un rifugio ai residenti di Gaza che cercano di trasferirsi. I membri della comunità internazionale possono collaborare per fornire pacchetti di sostegno finanziario una tantum agli abitanti di Gaza interessati a trasferirsi per aiutare con i costi di trasferimento e per facilitare l’acclimatazione dei rifugiati nelle loro nuove comunità.
Abbiamo semplicemente bisogno che una manciata di nazioni del mondo condividano la responsabilità di ospitare i residenti di Gaza.
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