Human Rights Watch ha chiesto che l’attacco israeliano che ha ucciso tre bambini e la loro nonna nel sud del Libano diventi oggetto di indagine come crimine di guerra.
L’attacco delle forze militari israeliane del 5 novembre ha colpito la famiglia in un’auto mentre viaggiava dal sud del Libano a Beirut, ha dichiarato il gruppo per i diritti umani.
All’interno dell’auto c’erano le tre ragazze adolescenti – Rimas, 14 anni, Taline, 12 anni, e Liane, 10 anni, Chour – la nonna, Samira Ayoub, e la madre, Hoda Hijazi Chour. Solo la madre è sopravvissuta ed è in condizioni stabili.
L’esercito israeliano ha ammesso di aver effettuato l’attacco, dichiarando al Times of Israel di aver colpito un veicolo “che era stato identificato come un veicolo sospetto contenente diversi terroristi”. Secondo la ricerca dell’ONG, non hanno fornito ulteriori prove per giustificare la loro affermazione.
“Questo attacco delle forze militari israeliane, che ha colpito un’auto che trasportava una famiglia in fuga dalla violenza, dimostra uno sconsiderato disprezzo per la vita dei civili”, ha dichiarato Ramzi Kaiss, ricercatore in Libano dell’organizzazione.
Le nostre indagini dimostrano che tre ragazze e la loro nonna hanno perso la vita a causa dell'incapacità dell'esercito israeliano di distinguere tra combattenti e civili.
La loro uccisione è una violazione delle leggi di guerra e gli alleati di Israele, come gli Stati Uniti, dovrebbero rispondere a questo evidente crimine di guerra chiedendo conto di questo attacco illegale.
