Israele ipotizza la strada dell'esilio per mandare via i miliziani di Hamas da Gaza

Tra le varie strategie per sradicare per sempre Hamas, Israele starebbe valutando l'ipotesi dell'esilio dei terroristi, almeno quelli di basso livello, da Gaza.

Israele ipotizza la strada dell'esilio per mandare via i miliziani di Hamas da Gaza
Miliziani di Hamas
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30 Novembre 2023 - 15.52


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Finirà la guerra? Tra le varie strategie per sradicare per sempre Hamas, Israele starebbe valutando l’ipotesi dell’esilio dei terroristi, almeno quelli di basso livello, da Gaza. Lo rivelano funzionari israeliani e americani al Wall Street Journal che ha anche preso visione di una bozza del piano per la Striscia post-Hamas.

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L’idea dell’esilio ricorda l’accordo mediato dagli Stati Uniti che permise al leader palestinese Yasser Arafat di fuggire con migliaia di combattenti da Beirut durante l’assedio israeliano del 1982. Questa prospettiva, riferiscono le fonti, sarebbe emersa dai colloqui tra israeliani e americani su chi governerà Gaza una volta finita la guerra e su come evitare che il territorio sia ancora sfruttato per organizzare un attacco contro Israele come quello del 7 ottobre, il peggiore nella storia della nazione.

Una delle proposte, sviluppata dal think tank dell’esercito israeliano e vista dal Wall Street Journal, partirebbe dalla creazione di quelle che vengono chiamate «zone sicure e libere da Hamas» che sarebbero governate da una nuova autorità di Gaza, sostenuta dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.

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Non è chiaro tuttavia quale sarebbe la sorte dei terroristi e delle loro famiglie e soprattutto, come sottolineano gli analisti, se essi accetterebbero l’ipotesi dell’esilio. Per i combattenti di Hamas lasciare Gaza oggi sarebbe fondamentalmente diverso rispetto al Libano nel 1982. Mentre Arafat e i suoi 11.000 uomini erano in visita a Beirut, la Striscia per i terroristi è casa e fa parte di un auspicato stato palestinese indipendente. Il piano richiederebbe, inoltre, il sostegno di paesi disposti ad accettare i combattenti di Hamas, Turchia, Qatar, Iran, Russia e Libano.

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