Israele torna a bombardare e ordina nuove evacuazioni di civili (che non sanno più dove andare)

Israele ha colpito obiettivi nel sud della Striscia di Gaza, intensificando la sua rinnovata offensiva dopo la tregua durata una settimana e suscitando rinnovate preoccupazioni per le vittime civili.

L’Associated Press riferisce che gli attacchi di sabato si sono concentrati nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza, dove i militari hanno lanciato volantini il giorno prima di avvertire i residenti di andarsene.

Fino alla fine di venerdì, tuttavia, secondo le Nazioni Unite, non vi erano state segnalazioni di un gran numero di persone che se ne andavano.

“Non c’è nessun posto dove andare”, si è lamentato Emad Hajar, che è fuggito con la moglie e i tre figli dalla città settentrionale di Beit Lahia un mese fa per cercare rifugio a Khan Younis.

 Ci hanno espulso dal nord e ora ci spingono a lasciare il sud

Circa 2 milioni di persone – quasi l’intera popolazione di Gaza – sono stipate nel sud del territorio, dove Israele ha invitato le persone a trasferirsi all’inizio della guerra e da allora ha promesso di estendere il suo attacco di terra.

Impossibilitati ad andare nel nord di Gaza o nel vicino Egitto, la loro unica via di fuga è spostarsi all’interno dell’area di 220 km quadrati (85 miglia quadrate).

Il ministero della Sanità guidato da Hamas ha affermato che quasi 200 persone sono state uccise dalla fine della tregua venerdì.